domenica 9 settembre 2012

Wow! finalmente oggi sono riuscita a portare il mio culone a spasso, sarà stato il senso di colpa per i biscottini della colazione o la paranoia per il sermone di mio padre "hai il 50% di possibilità di ammalarti di diabete ereditario (ndr. la sua malattia), l'altro 50 di tumore (ndr. la malattia di mia madre)". " A Pa', non posso mori' di acne. Di una cosa dovrò pur morire, che dici?" Fuck! Buongiorno!
Due ore e mezzo a passo svelto per le vie di questo angolo di mondo, che balza agli onori della cronaca solo se un padrone decide di farcirci di diossina o se una cugina dalle braccia di camallo ammazza un'innocente.
Non mi sono mai fermata, sono passata da tutti i luoghi della mia memoria: le case in cui ho abitato da bambina, la casa della nonna, il liceo, l'angolo in cui mi infrattavo a 15 anni, la panchina a 16 anni, il ponte, l'altro ponte. L'odore del mare, delle olive vendute per strada, la salamoia che punge le narici, i cafoni scesi dai paesi coi vestiti da circostanza e facce abbinate, ogni cosa oggi diceva che è domenica.

Solo per la cronaca: D.A regolare, peso 53,7kg (la mia bilancia è incredula!)

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